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 ROSELLE 
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Distanza dall'Hotel Tirreno: Km 25
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Alle spalle della città di Grosseto, nella terra calma e armoniosa della Maremma si trovano le rovine dell’antica città di Roselle, una delle più importanti città etrusche con le sue splendide mura ciclopiche che vennero innalzate nel VI secolo a.C.
Circondano interamente la città, misurano 3270 metri ed insieme all'anfiteatro sono gli unici elementi mai interrati nel corso dei secoli. L'attuale accesso al sito archeologico è posizionato nel punto in cui si apriva una delle sette porte di Roselle.

Seppure i resti di Roselle siano oggi lontani dal mare, in passato la città si affacciava sulla sponda sud-orientale del Lago di Prile, antica laguna costiera con accesso diretto al mare, su cui dava anche la città di Vetulonia.

La sua propiscienza al lago e la sua vicinanza alla foce dell’Ombrone favorirono il commercio e il contatto con la Val d’Orcia e l’Etruria interna, la città divenne così ben presto molto ricca e importante tanto che come ci ricorda Dionigi di Alicarnasso, promise il suo aiuto ai Latini con le più note città di Arezzo, Chiusi e Volterra per cacciare Tarquinio Prisco.

Le necropoli, collocate in un’ampia area circostante la città antica, all’esterno del perimetro murario, furono in uso per un lungo periodo di tempo, dall’età etrusca orientalizzante all’epoca romana.

A Roselle, per quanto riguarda il periodo etrusco, abbiamo sostanzialmente attestazioni di tre tipi di tombe: a camera, a pozzetto, a fossa.

Lungo la fascia ovest delle mura di cinta si possono notare sepolture del tipo a camera, ma scavate nella roccia, per le quali si può pensare ad una datazione in età ellenistica.

Tombe “alla cappuccina” sono invece riferibili alla fase romano-imperiale.

Sulla collina settentrionale si trovano resti di un anfiteatro di epoca augustea, con cavea e sottopassaggi. La collina meridionale è invece occupata da un quartiere con vani che evidenziano attività artigianali.
Verso il fondovalle si riconoscono ruderi del foro lastricato, una via basolata dove si affacciano le strutture residue di una basilica, e importanti edifici etruschi in mattoni ‘cotti’ al sole (circa VII sec. a.C.).

L’area delle terme è occupata da un complesso architettonico di età romana, coperto da pesanti stratificazioni alto-medievali, relative a costruzioni che si susseguirono nel tempo sopra il primo impianto.

Le terme erano pavimentate con mosaici bianchi e neri composti in temi marini.

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Successivamente, nella tarda età imperiale, per Roselle iniziò un periodo di decadenza come per tutte le altre città romane.

Nel V sec. d.C. divenne sede vescovile (Vitaliano fu il primo vescovo) ma nonostante ciò Roselle nel medioevo era nulla di più che un centro modesto. Il "colpo di grazia" arrivò poi nel 1138 quando la sede vescovile venne trasferita a Grosseto; iniziò così un lento ma inesorabile declino che si concluse nel XVI secolo quando la città venne definitivamente abbandonata.

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Informazioni Sito Archeologico

0564 402403

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